Lava cliché – Soluzioni per pulire i cliché in fotopolimero
Sai come funziona la lava cliché e come devono essere puliti i cliché in fotopolimero usati nella stampa flexo?
Occuparsi del lavaggio dei cliché è essenziale per ottenere prestazioni ottimali durante il processo di stampa flessografica e mantenere una qualità standard elevata. Avere un ottimo fotopolimero di base, ma non occuparsi della sua pulizia può pregiudicare tutto il processo.
Lava cliché: quali sono le alternative?
La stampa flexo è una tecnica diretta che sfrutta delle matrici, i cliché, per trasferire l’inchiostro delle stampanti al supporto scelto.
Durante questo delicato processo è possibile si formino delle rimanenze di inchiostro che possono andare ad interferire e compromettere la qualità della stampa.
Per sopperire a questa criticità, sono state sviluppate diverse soluzioni per pulire i cliché stampa al termine della lavorazione. Alcune di queste sono manuali ed altre automatiche.
Oggi, esistono diverse macchine lava cliché che permettono di detergere in modo pratico, rapido e sicuro i cliché di diverse dimensioni.
Questi macchinari sono automatici e permettono di eliminare differenti tipi di inchiostro: solventi, ad acqua o UV, attraverso l’uso di detergenti e spazzole.
Alcuni modelli sono predisposti per il lavaggio verticale di grandi fotopolimeri e altri per quello orizzontale, altri presentano differenti configurazioni per ridurre lo spazio di ingombro.
Le alternative sono differenti, in funzione della necessità interna che si ha.
Per chi non vuole affidarsi totalmente al lavaggio automatico, può scegliere di utilizzare un metodo di pulitura manuale dei cliché stampa.
Questo passaggio prevede un controllo più accurato in cui si verifica che tutte le tracce di inchiostro e anche di solvente siano state rimosse.
Clichè stampa puliti: quali vantaggi comportano
Mantenere un’elevata e costante pulitura dei cliché comporta diversi vantaggi sia per il processo produttivo che per i risultati di stampa.
Utilizzare le differenti lava cliché presenti in commercio permette di:
- ottenere una pulizia ottimale che assicura una maggiore durata del fotopolimero e una stampa più precisa e costante;
- riduzione dei tempi per il sistema di lavaggio e una conseguente ottimizzazione dei processi, non dovendo provvedere autonomamente al lavaggio manuale;
- porre maggiore attenzione all’impatto ambientale, evitando dispersione di sostanze o materiali chimici. Inoltre, grazie al dosaggio dei detergenti e soluzioni, si ottiene un risparmio di risorse;
- usare diversi detergenti e solventi per rimuovere tutti i tipi di inchiostro;
- rispettare le normative di sicurezza del personale, che vengono maggiormente tutelati dal contatto con sostanze chimiche, evitando schizzi o dispersioni;
- avere maggior controllo su tutti i meccanismi attraverso il controllo automatico dei macchinari.
Pulizia dei cliché stampa: solvente o detergente?
Le macchine lava cliché sono studiate per assicurare una corretta pulizia di tutti i cliché stampa, attraverso l’uso di specifici strumenti incorporati, come le spazzole rotanti.
In queste apparecchiature si possono utilizzare diversi solventi e detergenti che possono essere riciclati e filtrati per ridurre lo spreco e i costi.
La scelta del materiale deve essere ponderata in funzione delle necessità dei vari reparti produttivi. Gli stampatori a base solvente o che utilizzano inchiostri UV, spesso sono integrati con degli impianti che utilizzano gli stessi solventi per la pulizia o detergenti specifici per sostituire l’acetato di etile e l’etanolo.
Invece, per gli stampatori che sfruttano gli inchiostri a base acqua esistono diversi detergenti idonei all’utilizzo, diversi da quelli per i precedenti casi.
L’uso del solvente non è rischioso o pericoloso se viene gestito nel modo più opportuno, come nel caso di Diaven che sfrutta un impianto di gestione intelligente, sicuro sia per il personale che per l’ambiente.